Extempore di Venica&Venica: un regalo inaspettato
Alla scoperta di Extempore e del Bilancio di sostenibilità di Venica&Venica
Tasted by Adua Villa
In questo 2024 ho avuto il piacere di assaggiare Extempore Sauvignon DOC Collio – 2016 e 2018 presso il ristorante L’Alchimia di Milano. Durante l’evento sono riuscita ad immergermi nel “Progetto Extempore”, un’iniziativa che cattura l’estemporaneità del fare vino, dove l’imprevisto diventa un’opportunità per esplorare nuove frontiere del gusto. Il Sauvignon “Extempore”, ad esempio, è un perfetto esempio di come una sperimentazione audace in cantina possa trasformarsi in un prodotto che stupisce e delizia, mantenendo sempre un forte legame con il terroir di origine. L’imprevedibile può sembrare un ostacolo, ma nella filosofia di Venica&Venica, è un invito all’innovazione.
La lezione appresa da nonno Daniele e tramandata a Gianni Venica è chiara: ascoltare attentamente Madre Natura e rispondere con sensibilità e consapevolezza. Ogni vino di Venica&Venica è un narratore, che tramuta ogni annata in un racconto unico di clima, terra e dedizione.
Durante l’evento, Gianni e Serena Venica hanno ribadito il profondo legame con il territorio del Collio, illustrando come l’azienda abbia saputo evolversi rimanendo fedele alle proprie radici. Ornella ha poi descritto “Extempore” come una sfida e una celebrazione della creatività, un Sauvignon che, nato da una vinificazione inaspettata, richiede tempo per esprimersi ma che, una volta nel bicchiere, rivela tutta la sua energia e vitalità.
Per esaltare questi concetti sono stati invitati due ospiti d’eccezione: Fabiano Benedetti e Marco Tonni.
Fabiano ha condiviso la storia di beanTech, nata da una casualità e trasformata in un’opportunità di crescita. “Le sfide inaspettate sono spesso le migliori opportunità”, ha affermato, evidenziando come l’adattabilità al cambiamento sia stata fondamentale per il successo dell’azienda.
Marco Tonni, dal canto suo, ha messo in luce l’importanza di comprendere e rispettare la natura, lavorando per ridurre l’impatto ambientale e promuovere una viticoltura sostenibile. Ha descritto il metodo Biopass come uno strumento per valutare e migliorare la biodiversità del suolo, essenziale per la produzione di vini di alta qualità.
Questi interventi hanno sottolineato l’importanza di ascoltare e adattarsi all’imprevedibile, trasformandolo in un’opportunità per innovare e crescere, mantenendo sempre un profondo rispetto per le radici e l’identità.
Accanto a Extempore, è stato presentato il nuovo Bilancio di sostenibilità dell’azienda, un documento che non solo quantifica ma narra l’impegno di Venica&Venica verso pratiche ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibili. Questo bilancio si rivela un’essenziale dichiarazione di trasparenza e responsabilità che rafforza ulteriormente la fiducia tra produttore e consumatore.
Venica&Venica, con il suo progetto “Extempore”, esalta l’impulso estemporaneo, trasformando l’inaspettato in un’opportunità di eccellenza vinicola.
Degustando le annate 2018 e 2016 si coglie quanto Extempore sia un Sauvignon che ha bisogno di tempo per esprimersi a pieno, con energia e vitalità.
La 2018 – annata in commercio – vi conquisterà immediatamente con la sua freschezza agrumata, le erbe aromatiche, le foglie di menta, la tipica mineralità, e quella vena di speziatura intrigante di pepe. Ma è in bocca che abbiamo l’elegante esplosivo di questo vino, dove la sapidità, la punta mentolata e balsamica si intrecciano con le note di frutta a polpa bianca e rimandi tropicali, lasciando sempre un palato pulito e una giusta persistenza.
Per queste festività scegliere di gustare una bottiglia di questa cantina non è solo un gesto di raffinata selezione, ma anche un’invocazione alla bellezza dell’inaspettato, al piacere di scoperte che solo la natura, guidata da mani sapienti, può offrire. Extempore di Venica&Venica significa aprire un pezzo di Friuli, una terra di vigne ventose e sole, dove l’estemporaneo diventa sinonimo di unicità.