L’esperienza Monteverro: un sogno di terra e vino fra Capalbio e il mare.
Tra il verde intenso dei vigneti e l’azzurro del Tirreno, si trova Monteverro, una realtà che più che una cantina si può definire un sogno realizzato.
Tasted by Adua Villa
L’avventura di Monteverro inizia nei primi anni del nuovo millennio quando Georg Weber, dopo aver completato i suoi studi alla Business e Management School di Losanna, decide di trasformarsi da collezionista di vini a viticoltore. Il desiderio di Georg era chiaro fin dall’inizio: creare una realtà vitivinicola che potesse essere riconosciuta a livello internazionale per la sua eccellenza. Da qui la scelta di stabilirsi sulle colline intorno a Capalbio che non è casuale ma dettata da un amore profondo per la Toscana, una terra ricca di storia, cultura e tradizioni vitivinicole. Georg ha scelto una zona particolarmente favorevole per la viticoltura, immersa in un ambiente dove la natura si esprime con una forza selvaggia e autentica. Il terreno, circondato da oliveti secolari e macchia mediterranea, si rivela ideale per coltivare varietà di uva che possano esprimere tutto il carattere e la complessità del terroir locale.
Ma sappiamo bene che l’amore spesso detta le proprie leggi e guida le nostre scelte, così come l’incontro tra Georg e Julia segna una svolta nell’evoluzione di Monteverro. Julia, con il suo background musicale e la sua sensibilità artistica, si unisce a Georg nel portare avanti questo progetto vitivinicolo con una visione che bilancia pragmatismo e passione. La loro unione, celebrata in una romantica cerimonia a Capalbio, sottolinea l’impegno condiviso nella creazione di vini che sono espressione autentica della loro terra scelta, e vi posso assicurare essendoci stata che questo si respira proprio: appena arrivata in azienda mi hanno accolta come fossi in famiglia.
Camminando tra i vigneti di Monteverro, si percepisce immediatamente la cura e l’attenzione che Georg, Julia e la loro squadra dedicano a ogni aspetto della produzione. Le vigne, coltivate su un terreno che varia dai 30 agli 80 metri s.l.m., beneficiano di una posizione unica che garantisce un microclima ideale grazie alla vicinanza del mare. Ogni varietà di uva è trattata con rispetto, seguendo metodi che favoriscono l’equilibrio naturale e promuovendo pratiche sostenibili che rispettano l’ambiente. Ed è qui che entra in scena Simone Salamone l’agronomo della azienda che mi ha portata a visitare tutta la tenuta, che si stava preparando alla vendemmia. Un giro quasi tutto in auto, viste le temperature quasi proibitive di Agosto che non ci hanno impedito di vedere ogni angolo della tenuta che si affaccia verso il mare e dove le proprie vigne riescono a beneficiare delle correnti marine.
Arrivata la mezza siamo rientrati in cantina, davanti a noi vedevamo i vigneti come fossimo in un film di Sergio Leone o quelle inquadrature fisse sulla Route66: non era una Fatamorgana ma sicuramente la scelta di andare a fare una bella degustazione è arrivata come un miraggio!
Ci siamo recati nella sala degustazione tra quadri, mappe e una vetrata sulla bottaia da PhotoOpportunity istantanea.
Dal Monteverro Toscana IGT, un blend potente ed elegante, al Terra di Monteverro, più accessibile ma ugualmente ricco, fino al Tinata, vibrante e profondo, ogni sorso è stato una conferma del lavoro meticoloso e della filosofia che anima questa cantina.
Sei etichette distintive che riflettono l’unicità del terroir toscano e la filosofia vinicola dell’azienda. Progetto, questo di Monteverro, che può contare anche sulla prestigiosa consulenza di Michel Rolland e di un enologo illuminato e anticonformista che ho avuto il piacere di conoscere qualche anno fa come Matthieu Taunay.
A voi la TO DO DRINK di Monteverro:
MONTEVERRO 2019
Questo vino è la quintessenza del blend di Monteverro, combinando Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. Si presenta con un’intensità aromatica che spazia da frutti rossi maturi a note speziate e un leggero tocco di vaniglia, dovuto all’affinamento in barrique. La struttura è robusta, con tannini eleganti e un lungo finale persistente.
TINATA 2019
Dedicato a Tina, madre di Georg Weber, questo vino è un tributo alla sua passione per il Syrah. Miscelato con un tocco di Grenache, il Tinata è profondo e complesso, con aromi di frutti di bosco, pepe nero e un sottile retrogusto erbaceo. È sensuale e ricco, con un equilibrio perfetto tra potenza e eleganza.
CHARDONNAY 2021
Un esemplare straordinario di Chardonnay toscano che sfida le convenzioni. Le tecniche di vinificazione hanno esaltato le caratteristiche varietali dell’uva, presentando un vino con note di agrumi, mela verde e mineralità marcata. L’affinamento parziale in vasche di cemento a forma di uovo aggiunge complessità e una texture cremosa. Questo è di sicuro il vino più conosciuto e premiato dell’azienda e dopo averlo assaggiato capite che un motivo c’è. Consiglio? Quando volete farvi o fare un regalo correte ad acquistarlo.
TERRA DI MONTEVERRO 2019
Più accessibile ma non meno intrigante, il Terra di Monteverro offre un’interpretazione più giovane e fresca del blend di cabernet. Con meno tempo in barrique rispetto al suo fratello maggiore, questo vino spicca per la vivacità dei frutti rossi e una speziatura più evidente, invitando a un assaggio immediato.
I prossimi due vini che vi racconterò li abbiamo assaggiati all’inizio della degustazione, Vermentino e l’ultimo nato Verruzzo. Ho deciso di parlarvene alla fine perché sono due etichette fresche e piacevoli che possono davvero diventare una presenza costante nelle vostre cantine come vini quotidiani.
VERMENTINO 2023
Questo Vermentino incapsula l’essenza dell’estate con la sua freschezza e vivacità. Aromi di pesca, albicocca e fiori bianchi dominano il bouquet, mentre in bocca è leggero ma complesso, con una piacevole acidità che rende il sorso estremamente rinfrescante.
VERRUZZO 2022
L’ultimo nato in casa Monteverro, il Verruzzo è un blend vivace di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. È caratterizzato da un profilo aromatico fruttato e speziato, con una freschezza che lo rende estremamente piacevole e beverino.
Ogni vino degustato è un testamento alla filosofia di Monteverro che mira a rispecchiare le qualità uniche del terroir di Capalbio, esaltando la purezza della frutta e la maestria artigianale della vinificazione.
Lasciare Monteverro è stato come distaccarsi da una parte di me stessa che si era fusa con quella terra e quelle vigne. Monteverro non è solo una cantina, è un luogo dove il vino diventa amore, per la storia, per il territorio, per i buoni alimenti.
PS: ma poi, potevo mai venire in vacanza a Capalbio e perdermi la visita nella cantina in cui “TheKing LBJ” era stato???